Teho Teardo

Musicista

Teho Teardo, nato a Pordenone, è compositore, musicista e sound designer. Ha composto le colonne sonore di Denti di Gabriele Salvatores, Lavorare con lentezza di Guido Chiesa, L’Amico di famiglia e Il Divo di Paolo Sorrentino, La ragazza del lago e Il Gioiellino di Andrea Molaioli, Una Vita Tranquilla di Claudio Cupellini, Il Passato è una terra straniera, Diaz e La Nave Dolce di Daniele Vicari, Quo Vadis Baby (serie tv), Gorbaciof di Stefano Incerti, Triangle di Costanza Quatriglio e La verità sta in cielo” di Roberto Faenza Vince il David di Donatello, il Nastro d'Argento, il Ciak d'Oro e il Premio Ennio Morricone.

Con Blixa Bargeld degli Einsturzende Neubauten realizza gli album Still Smiling, Nerissimo e l’EP Spring!. Collabora con Erik Friedlander, con cui registra Giorni rubati, album ispirato alla poesia di Pasolini. A settembre 2012, collabora con il fotografo francese Charles Fréger per allestire un progetto live poi pubblicato col nome Music for Wilder Mann. Nel 2014, scrive le colonne sonore per tre film di Man Ray, che saranno poi pubblicate nell’album Le retour à la raison, e compone le musiche per lo spettacolo teatrale The Matchbox di Joan Sheehy.

Pubblica gli album Ballyturk, Arlington e Grief is the thing with featers, le cui musiche saranno poi utilizzate nelle omonime pièce teatrale del drammaturgo irlandese Enda Walsh (già noto per aver scritto “Lazarus” con David Bowie ma anche il film “Hunger” di Steve Mc Queen) andate in scena a Galway, New York e Londra.

Attualmente, è nuovamente impegnato al fianco di Walsh per il nuovo spettacolo Medicine e sta scrivendo le musiche per un film della regista Ildikó Enyedi, Orso d’Oro a Berlino 2017. Ha collaborato con Vinicio Capossela nella scrittura e negli arrangiamenti di alcuni brani dell’album “Ballate per uomini e bestie” pubblicato nel 2019.

A marzo 2020, pubblica l’album Ellipses dans l’harmonie, interamente ispirato alla musica contenuta nelle pagine dell'Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, la cui copia originale è custodita nell’archivio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che ha prodotto e commissionato l’album.