Sabato 30 Novembre

ACQUISTA BIGLIETTO 21:00 - Teatro Fassino
Via IV novembre, 19
Avigliana

Secondo lei

Teatro

Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei.


Dettagli evento

Ingresso

Secondo lei
Scritto e diretto da Caterina Guzzanti

Sabato 30 novembre 2024, ore 21.00
Teatro Fassino, Avigliana

Biglietto intero: 22€ + d.d.p.
Biglietto ridotto: 18 + d.d.p.

Prevendite disponibili su Vivaticket, nei punti vendita autorizzati e presso la biglietteria Revejo (Dal 7 ottobre e fino al 25 novembre, ogni lunedì dalle 17:30 alle 19:00 presso la caffetteria "La fabbrica").

Biglietti disponibili anche in biglietteria la sera dello spettacolo dalle 20:00
Spettacolo COMPRESO nell'abbonamento, scopri tutti i dettagli!

Lo spettacolo è prodotto da Infinito e Argot produzioni con la supervisione di Paola Rota 
Con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito 

La foto di Caterina Guzzanti e Federico Vigorito è di Francesca Lucidi.

Descrizione

Col suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. "Secondo lei" è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. 

L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano goffamente in un pantano di aspettative tradite e promesse disattese, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. "Secondo lei" è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno può riconoscere tante storie. 

Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Perché non scappiamo a gambe levate neanche quando nella coppia ci sono più compromessi che felicità? La letteratura, 60 anni dopo l’esistenzialismo di Simone De Beauvoir, sembra l’unica forma capace di restituire proprio l’incomunicabile di cui parla "Secondo lei", perché ancora oggi c’è bisogno di constatare che queste esperienze sono le stesse dei nostri simili, a prescindere dagli strumenti che si hanno a disposizione. È il linguaggio che ci reintegra nella società umana, come diceva la stessa De Beauvoir: “un dolore che trova le parole per raccontarsi smette di essere esclusione radicale e si fa meno insostenibile”. 

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