Figlio e nipote d’arte, Dario Ballantini (Livorno, 1964) alterna la sua carriera di pittore e trasformista comico dal 1984, anno in cui consegue il diploma di maturità artistica.
In tv ha lavorato soprattutto con Corrado Mantoni ad inizio carriera e con Antonio Ricci a “Striscia la Notizia“ da 25 anni.
In teatro ha esordito nel 1987 con compagnie dialettali proseguendo negli anni coi suoi spettacoli di trasformismo, una pièce dedicata a Petrolini nel 1994 fino all’omaggio a Lucio Dalla con “Da Balla a Dalla” del 2014.
Per il cinema ha lavorato tra gli altri con Alessandro Benvenuti, Silvano Agosti, Pupi Avati, Paolo Virzì, Leonardo Pieraccioni, Giovanni Veronesi e Roan Johnson.
Di lui Antonio Ricci ha scritto “doppio, multiplo di se stesso, invasato, posseduto e possessore, fosco e candido, inquietante sempre”.
In radio è stato conduttore e co-autore per 3 anni del programma “Ottovolante” a Radio 2 che gli è valso il premio Flaiano nel 2013.
Pittore neoespressionista, è ossessionato dal vuoto di fondo di un mondo pieno di varianti infinite. Ritrae spesso un volto anonimo, apportando mutamenti di un tema dai contorni anche mentali di una maschera, l’uomo che siamo chiamati ad essere.
Achille Bonito Oliva lo ha definito una scultura vivente che con le sue trasformazioni attua una personale forma di arte del corpo.
La foto di Dario Ballantini è di Pino Le Pera.