Andrea Scanzi è nato ad Arezzo nel 1974. Ha scritto per Il Manifesto e La Stampa, prima di divenire firma di punta del Fatto Quotidiano. Giornalista, scrittore, autore e interprete teatrale. Opinionista e conduttore televisivo, è da anni uno dei volti di programmi di punta come Otto e mezzo, DiMatedì (La7) e Cartabianca (RaiTre). Conduce con Luca Sommi su Nove Accordi e disaccordi. Tra i suoi bestsellers, Elogio dell’invecchiamento (Oscar Mondadori 2007), La vita è un ballo fuori tempo (Rizzoli 2015), Con i piedi ben piantati sulle nuvole (Rizzoli 2018) e Renzusconi (Paper First 2017), divenuto anche un fortunatissimo tour teatrale e di cui Salvimaio (Paper First 2018) è l’ideale seguito sia letterario che teatrale.
Sono suoi anche i testi della storica autobiografia di Roberto Baggio, Una porta nel cielo/Il sogno dopo, uscita nel 2001 per Limina. Negli anni ha partecipato anche a programmi sportivi, occupandosi principalmente di calcio e tennis e vincendo tra gli altri il Premio Coni e il Premio Pietro Calabrese. E’ stato inviato del motomondiale tra 2009 e 2011, avendo quindi la fortuna di conoscere il compianto Marco Simoncelli.
E’ sommelier e degustatore professionista.
Vegetariano e animalista, vive con le sue amate labrador e quando può va a cavallo. Motociclista, ha una Harley
Davidson e una Triumph Bonneville.
Nel corso della sua carriera ha vinto molti premi. Tra i tanti: il Premio Paolo Borsellino, il Premio Bruno Lauzi e il
Premio Oliviero Beha.
Nel suo ultimo libro, il grande Edmondo Berselli lo elesse “mio erede e compagno di merende”. Tra i suoi maestri, oltre allo stesso Berselli, ci sono anzitutto Gaber, Pasolini, Fenoglio e Saramago.
E’ stato giurato di qualità al Festival di Sanremo 2018, scelto personalmente dal direttore artistico Claudio Baglioni.
Dal 2011 ha scritto e interpretato sette spettacoli teatrali, esibendosi in tutta Italia per più di 400 repliche. Molti di questi spettacoli sono stati ritratti di cantautori, tema su cui si è non a caso laureato nel 2000 in Lettere Moderne
all’Università di Siena con sede in Arezzo. Per quella tesi, dedicata anzitutto a Giorgio Gaber e Fabrizio De André
(“Amici fragili”), il correlatore doveva essere proprio Gaber, che Scanzi aveva conosciuto nel 1991 quando aveva solo 17 anni. I due erano poi divenuti amici. Purtroppo la malattia impedì al Signor G di partecipare alla discussione della tesi. Scanzi ha anche firmato un libro con un altro grande cantautore, Ivano Fossati (Il volatore 2006). Tra i suoi spettacoli teatrali, Gaber se fosse Gaber (150 repliche e Premio Lunezia), Le cattive strade - Fabrizio De André (100 repliche) e Fuochi sulla collina - Ivan Graziani (Premio Lunezia). Si è anche esibito in due occasioni con Edoardo Bennato. Ha partecipato a documentari Rai e Sky dedicati a Gaber, De André e Ivan Graziani. Nella sua città, Arezzo, ha organizzato nel gennaio 2018 un Gaber Day culminato con l’intitolazione di una strada dedicata dal sindaco proprio al Signor G. Grande appassionato dei Pink Floyd, nel 2017 ha coronato il suo sogno: intervistare a New York - unico italiano quell’anno - il suo mito Roger Waters, fondatore e bassista nonché leader storico della band, in una irripetibile chiacchierata audio e video. Il 30 novembre 2017 è uscito il saggio Renzusconi, per Paper First, con prefazione di Marco Travaglio.
Nel 2018 ha condotto per Nove The Match e, con Luca Sommi, conduce Accordi e disaccordi.
Nel 2018 sono usciti Con i piedi ben piantati sulle nuvole (Rizzoli) e Salvimaio (Paper First, libro e spettacolo). Nel
2019 La politica è una cosa seria (Rizzoli) e Il cazzaro verde (Paper First).