Sdraiato in cima al mondo. Incontro con Cala Cimenti
sabato 8 agosto 2020, ore 17.00
Bagnolo Piemonte, Località Montoso (CN), sagrato della chiesa
In collaborazione con Occit'amo
Prenotazione obbligatoria sul form qui sotto.
"Sdraiato in cima al mondo. La mia storia dalla vetta del Nanga Parbat all'inferno del Gasherbrum VII" (Sperling & Kupfer, uscito il 3 giugno 2020)
Sono positivo al tampone per Covid, e come se non bastasse mi hanno pure trovato un focolaio di polmonite a destra. È curioso come le prospettive e i valori cambino così rapidamente: solo poco più di una settimana fa mi apprestavo ad elaborare un programma di allenamento da fare in casa sui rulli oppure di corsa nei boschi qui intorno a casa. Avevo anche iniziato a pensare a dei video divertenti per combattere la noia dello stare tra le mura domestiche.
Adesso la mia attenzione non è più al chilo o meno che ho preso per poter volare quella vela o no, ma è fissa alle tacchette del termometro, ad ogni respiro che non deve essere peggio di quello precedente. E così vado avanti, giorno dopo giorno. Il mio obiettivo ora non è arrivare in cima a una montagna, ma arrivare al giorno dopo nelle stesse condizioni attuali o, magari, anche un pochino meglio.
Dopo una delle esperienze più dure delle sua vita, la guarigione dal Coronavirus, affrontato con lo stesso coraggio e spirito di sopravvivenza che richiede la conquista di un ottomila e la stessa grinta con cui si affrontano le disavventure in alta quota, Cala Cimenti pubblica con Sperling & Kupfer "Sdraiato in cima al
mondo".
Sabato 20 luglio 2019, Ghiacciaio del Gasherbrum.
Cala Cimenti, scalatore e sciatore d’alta quota, è appena arrivato sulla cima dell’inviolato G7. È il primo a mettere
piede lassù: l’entusiasmo è alle stelle e i suoi sci reclamano la prima discesa su quella parete immacolata.
È molto ripido e la neve è dura. Ma l’ebbrezza e l’adrenalina non lo distraggono, lo mantengono vigile e attento. Finita la discesa, Cala si guarda intorno e prende la macchina fotografica per filmare il suo compagno di scalata, Francesco Cassardo. Ma un urlo strozzato rapisce la sua attenzione: Francesco sta cadendo. Testa e piedi, testa e piedi: in un susseguirsi di capriole, acquista subito velocità, e presto la montagna ammantata di bianco si colorerà del suo zaino, dei suoi vestiti e di macchie rosse.
Si apre qui il libro "Sdraiato in cima al mondo" in cui Cala Cimenti racconta la sua avventura e il suo lungo
viaggio, iniziato sul Nanga Parbat e terminato alle pendici del Gasherbrum VII.
È l’estate del 2019 quando Cala decide di partire per questa doppia impresa.
Prima tappa, il Nanga Parbat: la nona vetta più alta del mondo, soprannominata «la montagna assassina» per
via dell’elevato numero di avventurieri che non hanno più fatto ritorno, era diventata un sogno proibito. Insieme a
una coppia di alpinisti russi, Vitaly e Anton, Cala affronta la montagna senza scrupoli. La loro compagnia, goliardica e divertente, rende più lievi le giornate, ma non le salite. Perché, tra percorsi quasi impraticabili e
valanghe improvvise, il maestoso e maledetto Nanga mette Cala a dura prova, ponendogli di fronte ostacoli e
imprevisti. Ma la ricompensa, vista dagli 8126 metri della cima, è immensa.
Sarà il G7, la seconda tappa, a fargli vivere una delle più terribili avventure della sua vita: dopo la caduta
accidentale, Francesco rischia di morire in modo impietoso. Il tributo, fisico ed emotivo, richiesto a Cala
per salvare il compagno è davvero grande: i soccorsi non riescono ad arrivare e le notti si susseguono a
temperature gelide e senza tenda. Sarà grazie alla collaborazione con la moglie Erika dall’Italia che riuscirà
a mantenere il sangue freddo e ad aspettare i soccorsi che, infine, porteranno in salvo Francesco.
Una storia di avventura e perseveranza, di amicizia e di amore, di coraggio e di speranza.
Immagini prodotte da: Clara Calavita